Queste prime giornate al nido hanno segnato un cambiamento di rotta nella nostra quotidianità regalandomi un paio d'ore di libertà colpevole durante le quali mi aggiro fra negozi e angoli poco conosciuti del centro città facendomi domande esistenziali: "che ci faccio qui da SOLA? / Dovrei già mettermi a cercare lavoro prima della fine dell'inserimento? / Starà piangendo ora? / Perché Tezenis non fa più quel modello di reggiseno col finto ferretto con cui mi trovavo così bene?".
Resistere allo shopping è stato difficile, per fortuna non siamo in tempo di saldi, e ho ceduto solo ad acquisti per l'aliena e a un regalo, mi mantengo sulla linea del no-shopping anche se non so quanto durerà, leggere post come questo però aiuta, dovrei stamparlo e appenderlo in casa!
L'aliena pian piano sta facendo progressi e considerando il nostro rapporto simbiotico devo dire che è anche troppo brava, ha smesso di piangere quando la porto alla mattina e vederla fare ciao ciao con la manina quando me ne vado mi commuove più di quando la lasciavo urlante e in lacrime. Ma il tempo di permanenza è breve (neanche 2 ore) e non abbiamo affrontato la prova del nove del pranzo; per ora al momento della merenda rifiuta di sedersi con gli altri bambini e davanti alla frutta chiude gli occhi e gira la testa sdegnata, ancora non è scattata l'emulazione nei confronti dei bimbi disciplinati, resta la solita anarchica! Per fortuna è un animaletto sociale per cui si diverte a importunare i suoi compagni facendo loro lunghi monologhi in lingua marziana...
E intanto ho avuto la triste conferma che andando al nido i bambini sono sempre malati. Mi illudevo che l'aliena avesse un sistema immunitario più forte e invece dopo un raffreddore tostissimo con tosse vomitosa annessa, che stiamo ancora faticosamente smaltendo, ecco arrivare la febbre stasera! Di questo passo l'inserimento lo finiremo a Natale, uff!
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